Venerdì 18 novembre su Canale 5 andrà in onda la quarta e ultima puntata di Viso d’angelo, la fiction che vede protagonista assoluto Gabriel Garko. Ecco cosa accadrà …
Anche Padre John (Mambaye Diop) è stato ucciso. Parisi (Gabriel Garko) e la Garelli (Cosima Coppola) iniziano a sospettare che il serial killer compia una sorta di rito per purificare le anime da consegnare al Signore. La cerimonia è descritta minuziosamente in un prezioso manoscritto dedicato alle gesta del Grande Inquisitore. Quel testo l’hanno avuto in mano suor Serafina (Angela Molina), Christian Gianzi (Raniero Monaco Di Lapio) e Luisa Forlei (Victoria Larchenko). L’ispettore e la poliziotta devono solo capire chi di loro è l’assassino.
Mio Dio ragazzi, che cosa è sta roba? In Italia con le fiction staimo rovinati!
veramente siamo rovinati con ben altro che delle innocue fiction,sicuramente meno dannose di quei reality di m…………. 1° in classifica il grande fratello,la più grande crisi economica di tutti i tempi è quella che ci deve preoccupare, la ribellione della natura agli scempi dell’uomo,tutto questo è preoccupante non qualcosa che è finzione come dice la parola stessa……….non credete???????@Ilaria:
Sono daccordo con te Ilaria…
Infatti devo ringraziare in ogni caso l’autore di questa fiction, Teodosio Losito, perchè mi ha fatto capire cosa, assolutamente, un buon sceneggiatore non dovrebbe mai fare!
Una delle prime regole quando si scrive per il cinema (o per le fiction)è che tutto deve essere mostrato visivamente… se una scena spiega a parole cosa succede allora è sicuramente sbagliata e va riscritta o buttata.
Probabilmente Losito era altrove quando spiegavano questo assioma… Alla fine della terza puntata il killer spiega al pubblico che lui potrebbe essere uno dei personaggi presenti ad una funzione religiosa e che il suo modus operandi è ispirato a un antico rituale… Ma dico?!? Pensa di essere originale?
Ora già la figura del killer che parla con voce da hot line è forse un po’ troppo border line, ma che si metta a fare ipotesi sulla sua identità è davvero paradossale… Se fosse una serie ironica e divertente potrebbe anche starci, ma dal momento che è un polpettone che si presenta come thriller serio non ci siamo proprio!!
E i personaggi? Stereotipati e banali… Mah la fiction italiana è destinata ad essere sempre così oppure prima o poi impareremo qualcosa dai nostri cugini americani? La speranza è l’ultima a morire…
….dico nessuo si è accorto che una scena è stata fatta due volte ,,dico quando quel prete poi ucciso da killer và nella “cASA” DEL KILLER,,,SI VEDE LA STESSA SCNA SIA NELLA PENULTIMA CHE ALL’ULTIMA PUNTATA,,,,NN VI SIETE ACCORTI DI NULLA EPPURE LA SCENA DURA 5 MINUTI,,,,,MAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!