E’ uno tra i protagonisti maschili dell’inossidabile sodalizio tra la rete ammiraglia Mediaset e le prime serate degli italiani, intrattenute a puntate di fiction e distillati di romanticismo. Un attore la cui accoglienza nei salotti nostrani è indiscutibilmente calorosa e oltremodo agognata. Un uomo il cui fascino ha ammaliato non soltanto schiere di ragazzine, ma anche produttori e paparazzi, per i quali la sua prestanza estetica è sinonimo di successo. E non è un caso, perché per Gabriel Garko il titolo e la fascia di più bello d’Italia sono arrivati già nel 1991, e dal calendario per Max ai numerosi ingaggi dei giorni nostri l’etichetta di sex symbol è divenuta garanzia di notorietà intramontabile.
Desiderato da milioni di fans febbricitanti e pure da registi del piccolo e del grande schermo, da Parenti a Ozpetek, da Zeffirelli a Pieraccioni, passando per Pingitore Reali Samperi e Parisi, che reciti in abito talare o armi alla mano, Dario Gabriel Oliviero (vero nome dell’attore torinese), tenebroso ed ipnotico, sfida impavido critica e concorrenza: sfoggiando muscoli e dispensando generose scene d’amore, si accaparra vittorie da record nelle competizioni Auditel e per lui arrivano a folate ruoli intriganti da interpretare per un pubblico italiano ma anche internazionale. Uomini dall’incanto malefico, personaggi preferibilmente oscuri, che si esprimono tra seduzione e baci: decine di piccole storie di personalità affascinanti per tratteggiare anni ed episodi della storia con la esse maiuscola, quella del Bel Paese e quella dei costumi nostrani che hanno segnato l’evoluzione anche della televisione. Dalla fisicità dirompente e mascolina, Garko si disperde in abbondanti effluvi di partecipazioni televisive, che lo consacrano come l’interprete maggiormente speso a folgorare platee anelanti la sua attenzione, platee finite vittime dei suoi intensi occhi verdi, perse ad idolatrarlo come il mito dei racconti melò. Sempre affiancato da donne bellissime e altrettanto invidiate, porta nel piccolo schermo la gioia dei sensi e a quel punto davvero poco importa se il canovaccio regge a fatica o se la storia sa di già sentito.
Miglior attore di fiction (l’ultima premiazione l’ha ritirata all’Auditorium Parco della Musica nella kermesse del Roma Fiction Fest dello scorso 30 settembre, per un riconoscimento popolare conferitogli dagli italiani attraverso il settimanale Tv Sorrisi e Canzoni), soltanto pochi giorni fa appariva nell’atteso esordio della serie Sangue caldo e dal prossimo 21 ottobre calcherà sempre su Canale 5 le scene delle quattro puntate dirette da Eros Puglielli per Viso d’angelo, inoltre presto tornerà con le vicende di L’onore e il rispetto 3.
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