Un caschetto biondo e due occhi vispi da piccola monella. E’ così che i milioni di fan affezionati alla fiction di Raiuno Un medico in famiglia ricordano Annuccia, l’ultima figlia di Lele Martini (Giulio Scarpati) e della prima moglie Elena. Istantanea conservata gelosamente nel cuore dei telespettatori, che della piccola del cast insediatosi nella villetta di Poggio Fiorito sin dalle prime stagioni sono rimasti stregati.
Dalla puntata d’esordio andata in onda il 6 dicembre 1998, quel visino dolce ha letteralmente conquistato il pubblico a casa, mantenendo vivo, di episodio in episodio, l’affetto e la curiosità nel seguirne l’evoluzione e nel conoscerne i pensieri più intimi, con costanza e senza mai annoiarsi, fino alla fine della settima stagione (conclusasi proprio la scorsa primavera). Intenerite dalla piccola età del personaggio e dalla storia che gli autori hanno costruito attorno alla sua famiglia, di Annuccia nel tempo le platee da casa hanno seguito lo sbocciare degli anni e del carattere. Ben 208 racconti per ricostruire non soltanto i cambiamenti fisici dell’attrice che da sempre le presta il volto, Eleonora Cadeddu (l’interprete è praticamente cresciuta nei set della fortunata serie), ma soprattutto l’affermarsi della sua personalità e degli spazi cuciti attorno al ruolo interpretato nelle scene.
Segnata nella memoria e nell’indole dalle grandi assenze pensate dalla sceneggiatura, della madre non conserva ricordi e si fa grande tra i lunghi periodi di lontananza del padre e tra le nuove dinamiche amorose che il medico intrattiene. Distante per motivi di lavoro, Lele la affida alle cure degli altri membri della grande famiglia Martini, figure che come possono cercano di colmare i vuoti della sua infanzia coccolandola in ogni modo: la sorella maggiore, soprattutto, che per lei sarà motivo di esempio e di protezione, ma anche Cettina (Lunetta Savino), la domestica nelle cui cure penserà di aver trovato una mamma. Attenzioni che nel tempo verranno a mancarle per l’arrivo in casa di nuovi frugoletti e che le costeranno momenti di gelosie e sofferenze. Dalle braccia di nonno Libero (Lino Banfi), passando per gli affari di cuore di Maria (Margot Sikabonuyi) e Guido (Pietro Sermonti), si intrufola negli anni dell’adolescenza mostrando un carattere dalle mille sfaccettature: dai compiti in classe alle trovate con i suoi amici, dalle esibizioni canore alle gelosie, lo sguardo vispo da ragazzina birbante e vivace promesso da piccolina ora tratteggia le turbolenze emotive tipiche della sua età. Della scuola è protagonista indiscussa ed è tra i corridoi che allestisce palcoscenici importanti per le prime esperienze come donna. Ragazzi da conquistare e corteggiatori da dribblare, indecisioni ed insicurezze, feste e pagelle, musical e candidature come rappresentante d’istituto, è soprattutto nell’universo dei suoi coetanei che si esprime il suo temperamento combattivo e il suo spirito sensibile ed altruista. Caratterizzazione in contino crescendo emotivo quella pensata per Annuccia, che dagli anni dell’asilo fino al liceo ci ha sempre intenerito.