Pietro Taricone non è comparso in nessuna delle 26 puntate di Tutti pazzi per amore 3, la fiction di Raiuno nella quale, fino alla stagione precedente, aveva interpretato Ermanno. L’attore scomparso due anni fa, non è stato ricordato in alcun modo nel corso della stagione.
Massimo Falcioni aveva scritto nei giorni scorsi su Daw-Blog:
Pietro Taricone avrebbe meritato un trattamento differente, soprattutto da parte di una serie che l’aveva definitivamente sdoganato dall’insopportabile icona di ‘guerriero gieffino’ e lanciato come attore brillante di commedia.(…) Ma immaginare che persino un fotogramma al momento dei saluti finali di Solfrizzi&Co fosse un peso per gli sceneggiatori, lasciatecelo dire, provoca immensa tristezza. E imbarazzo.
La notizia del mancato ricordo di Taricone è ancor più notevole se si considera che Canale 5, in contemporanea con Tutti pazzi per amore 3, ricordava l’ex guerriero del Grande Fratello attraverso la sua partecipazione alla fiction Baciati dall’amore.
A rispondere a Falcioni è stato Ivan Cotroneo, creatore di Tutti pazzi per amore, che ha fatto luce su una vicenda quantomeno strana:
Per me, e mi sento di dire per noi tutti, la scomparsa di Pietro Taricone è stata una tragedia. Ognuna delle persone che ha avuto il privilegio di lavorare con lui, ha espresso il grande dolore che sentiva a suo modo. Io personalmente, nei giorni successivi alla tragedia non ho voluto rilasciare dichiarazioni ai giornali, e mi sono tenuto il mio dolore dentro. Altri, coerentemente con le loro sensibilità, hanno raccontato quanto fosse stato bello ed entusiasmante e intenso conoscere Pietro. Ho avuto l’onore, circa un anno dopo, di ricevere un premio intitolato a Pietro Taricone, per la lotta contro l’Aids, premio che in questo momento è sulla mia scrivania.
Cotroneo, prosegue:
Noi autori, insieme alla produzione e alla regia di Tutti Pazzi abbiamo fatto una scelta, quella di non metterlo in scena, questo nostro dolore. La scelta di non parlare più dei personaggi di Lea ed Ermanno che erano usciti dal racconto già a metà della seconda serie, per un viaggio d’amore a Londra. Pietro Taricone abbiamo scelto di ricordarlo nelle nostre vite, e di non esporre al pubblico o mettere in piazza la nostra sofferenza.
Cotroneo poi cita Baciati dall’amore:
Proprio nel momento in cui andavamo in onda noi, su una rete concorrente, nello stesso orario c’era l’ultima prova di attore di Pietro, bravo come sempre, travolgente come sempre. Mettere in scena una sorta di concorrenza nella esibizione del ricordo ci è sembrato fuori discussione. Noi che l’abbiamo conosciuto e che siamo stati con lui per un tempo troppo breve, Pietro ce lo portiamo dentro. E non credo che nessuno abbia il diritto di mettere in discussione l’atteggiamento di un’altra persona di fronte al dolore.
Cotroneo, infine, ha ricordato che la produzione della fiction con Emilio Solfrizzi ha subito un’altra dolorosa scomparsa, vissuta anche questa con intimità e riservatezza:
Mentre giravamo la terza serie, abbiamo subìto una seconda, devastante perdita, quella del nostro produttore, Carlo Bixio. Anche lui, abbiamo scelto di ricordarlo a modo nostro, con il nostro lavoro, con il rispetto e la passione per le cose in cui lui credeva. Di fronte a una morte si può scegliere di piangere in pubblico o quando si è soli, di riflettere sulle perdite con altri o da soli, di scrivere dediche e di esporle o di non scrivere e vivere l’assenza nel ricordo. Sono scelte personali e hanno a che fare con la sensibilità degli individui. Qualunque cosa possano pensare le altre persone, non si tratta di dimenticanza.