Il Titanic non è affondato. Si potrebbero sintetizzare così le dichiarazioni di Nicola De Angelis, coproduttore insieme alla Rai della fiction andata in onda la scorsa primavera sulla rete ammiraglia dell’azienda di Viale Mazzini e che ha fatto registrare bassi ascolti. A Tivù il produttore della Dap ha tentato di spiegare cosa non abbia funzionato:
Il problema non sta nella qualità (altissima) del progetto. Né noi né la Rai disconosciamo Titanic, che, peraltro, è uno dei pochi casi di coproduzione della lunga serialità. Abbiamo osato. Siamo stati, in un certo senso, dei precursori.
Dunque, perché si è rivelato un flop?
Il problema è che gli spettatori sono narcotizzati. Siamo così poveri di sperimentazione che il pubblico ha perso lo stimolo della ricerca. Inoltre il campionato di calcio si è deciso in quelle quattro domeniche di programmazione della serie e questo ci ha indubbiamente penalizzato: il nostro target non è prettamente femminile.
Consolazione: la fiction, venduta all’estero, è andata sicuramente meglio; per esempio “in Asia e nei Paesi Scandinavi, Titanic ha superato di 8-9 punti la media di rete“.
Quello che dicevo anche io!! Il pubblico ha perso lo stimolo della ricerca! concordo con il produttore De Angelis in pieno.