Una bellezza disarmante, un viso statuario e un sorriso dolcissimo. Il suo fascino quasi inebria i sensi e offusca potere critico e raziocinio, disperdendo nel dimenticatoio ogni traccia dei trascorsi al reality cui partecipò nel 2003. Luca Argentero, a forza di stupire tra generosi sfoggi di pettorali e battute ben riuscite, si sta facendo strada nel cinema dei registi che contano e tra prodotti televisivi di grande afflato pubblico, notorietà confermata dai successi di platea che puntualmente ottiene e dai sempre nuovi ingaggi che ne derivano.
Tartaruga scolpita e laurea in Economia e commercio, riccioli ribelli e interpretazioni convincenti, dal Grande Fratello al calendario per Max, titoli meritevoli su titoli si susseguono nel lungo percorso di gavetta intrapreso dal giovane tra i più desiderati dalle italiane. Percorso in salita per uno che una volta uscito dall’occhio televisivo più ingombrante da grande vuole fare l’attore.
Da Moncalieri, il comune in Provincia di Torino dove nasceva 33 anni fa e dove ha vissuto prima di trovare fortuna nel mondo dello spettacolo, una volta liberatosi dalle grinfie di orwelliana memoria, approda a Città della Pieve: il set all’aperto lo ha accolto nel 2004, alla quarta stagione della fiction Carabinieri, offrendogli l’interpretazione del carabiniere semplice Marco Tosi, personaggio che ha aperto le porte alla carriera nel piccolo e nel grande schermo. Ad oggi è un attore a tutti gli effetti: diviso tra set cinematografici e reti televisive, si è riscattato e ha trasformato la sindrome cronica da voyeurismo incallito tipica dello spettatore in sana curiosità di constatare di volta in volta la sua crescita professionale. Ruoli impegnativi che lo mettono alla prova, facendogli sperimentare esperienze d’attualità piuttosto che storie intramontabili, nelle quali cimentarsi alla faccia di quanti diffidavano delle sue potenzialità nascoste e stentavano a credere nel talento coltivato a suon di cast di garanzia (e star internazionali, quali ad esempio Julia Roberts) e di registi importanti.
Dagli esordi nel cinema nel 2006, già nel 2007 è tra i protagonisti di un film di Ozpetek, Saturno contro, che gli vale il premio Diamanti al Cinema come miglior attore non protagonista nei panni di Lorenzo, e nel 2009 ottiene una candidatura al David di Donatello come miglior attore protagonista in Diverso da chi?, dove per la regia di Carteni era Piero. Omosessualità e moti studenteschi (ne Il grande sogno di Michele Placido), ricette di dolciumi (Lezioni di cioccolato di Cupellini) e cazzotti (è apparso in tv proprio questa settimana nel personaggio principale di Tiberio Mitri – Il campione e la miss, miniserie in due puntate attraverso la quale Raiuno ha raccontato la biografia di un pugile di grandissima fama), raccomandazioni (C’è chi dice no di Avellino) e problematiche di un padre vedovo (Solo un padre di Lucini): per Luca Argentero la determinazione nella crescita professionale e la vittoria sui pregiudizi significano anche teatro, e infatti di recente ha girato l’Italia in tournée con Shakespeare in love, sceneggiato e diretto da Nicola Scorza.
