Il fascino cupo di un ruolo da pathos ed incarichi pericolosi assicurati, la femminilità celata dentro un giubbetto anti-proiettile, l’animo e la determinazione necessari per portare a segno indagini ad alto rischio: Claudia Mares, il vice questore di Squadra Antimafia – Palermo oggi, è un personaggio che ha saputo far innamorare il pubblico a casa con la sua inguaribile grinta e la sua personalità forte e definita.
La fiction da record di ascolti targata Canale 5 e prodotta dalla Taodue di Valsecchi, dalla prima puntata nel marzo del 2009 sino all’ultima, trasmessa lo scorso 10 giugno -e speriamo bene anche per le stagioni a venire- ha avuto una protagonista d’eccezione, il commissario capo Claudia Mares (il cui volto è quello della bravissima Simona Cavallari). Approdata dalla Squadra Mobile di Roma a capitanare la Squadra Duomo dell’Antimafia di Palermo, nella terra esplosiva e minacciosa dell’isola dilaniata da dissapori e lotte di potere, ad attenderla trova un’accoglienza piuttosto impegnativa: per la poliziotta traffici malavitosi di nuove e agguerrite generazioni di criminali che si contendono la conquista della zona e dei mercati internazionali, sanguinosi attentati e acerrimi nemici sempre in agguato, famiglie da decenni in guerra tra di loro, per attacchi trasversali da intercettare e sgominare. Indagini difficili, che coinvolgono la Mares in azioni thrilling pericolosamente al limite tra professione e vita privata.
La protagonista che nella fiction incarna il bene e il coraggio, avrà di stagione in stagione sempre più a che fare con l’inafferrabile Rosy Abate (Giulia Michelini), prima amica e poi temibile antagonista per eccellenza. Le due donne così diverse, saranno legate per quel gioco agli intrighi imprevedibili che tanto piace al destino. Tradimenti, amori, amicizia, un figlio e decine di omicidi, sparatorie e scelte di vita segneranno le loro vicende inestricabili, caratterizzate da morti annunciate e lutti imperdonabili. Dall’ultima puntata della seconda stagione, da quando la poliziotta l’aveva in pugno e ha deciso di risparmiarla, per la Mares è caccia aperta all’ormai nemica che minaccia di rovinarla e umiliarla, ferendola più di quanto non abbia già fatto. Testarda e determinata, il commissario si accanisce con tenacia nella cattura di Rosy, per vendicare il dolore per la morte del collega e compagno Ivan Di Meo (Claudio Gioè), ucciso dalla mafiosa davanti ai suoi occhi. Incorrendo in indagini disciplinari, sospensioni dal servizio, periodi di latitanza pur di seguire intuizioni e piste che la conducano al suo obiettivo, percorre in solitaria la corsa ad ostacoli nel mondo della criminalità. Trappole ed ombre fittissime stringono la morsa del noir attorno a Claudia in un crescendo di tensione e arrovellamenti di trame adrenaliniche, per un personaggio tra i più amati del piccolo schermo, che con il suo carattere combattivo ha scritto la storia di Squadra Antimafia.