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Rosso San Valentino, l’intervista a Elisabetta Pellini

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Grande successo per la nuova fiction di Rai Uno Rosso San Valentino: le prime due puntate andare in onda martedì e mercoledì scorsi hanno vinto la sfida dell’auditel e hanno subito conquistato i telespettatori. Una bella storia d’amore sullo sfondo del mondo dei profumi, nella quale i protagonisti dovranno vedersela con due antagonisti agguerritissimi; una di questi antagonisti è interpretata dalla bella e brava attrice Elisabetta Pellini.

Nei giorni scorsi vi avevamo proposto le interviste ad Alexandra Dinu e a Luca Bastianello, i due protagonisti di Rosso San Valentino; oggi è il turno dell’intervista all’antagonista dei due eroi, Daria Danieli, una donna senza scrupoli che pensa unicamente a se stessa e a non perdere il proprio ruolo sociale, interpretata da una bravissima Elisabetta Pellini.

Elisabetta, ci parli di Daria, il ruolo che interpreti in Rosso San Valentino?

Daria è l’antagonista per eccellenza e si caratterizza per i continui cambi psicologici che ha a seconda della persona con la quale si relaziona, è molto camaleontica. È una donna falsa, che pensa solo a se stessa e al suo successo.

Questo suo pensare solo a se stessa ha qualcosa a che fare con il passato?

Secondo me, in parte è il suo carattere e in parte ha a che fare con il passato, perché Daria è un’ex attrice che non è riuscita a realizzarsi e ad avere successo, o almeno il successo che lei desiderava; è una donna che si è fatta da sola; infatti c’è una scenain cui parla con il marito nella quale dice: “Tu sei nato felice, con un’azienda e una famiglia di un certo tipo, io ho dovuto combattere da sola”. E non c’è riuscita a realizzare il suo di attrice. Quindi si è sposata “bene” con una persona che forse nemmeno ama e tutta la sua vita sta nel farsi accettare dal capofamiglia Guido e dalla società, e ad avere un ruolo importante. Non gli basta quello che ha, vorrebbe sempre di più.

Poi si scontra con il fatto che il marito non avrà il ruolo di prestigio tanto desiderato.

Esatto, ed è lì che parte tutto. Prima di allora Daria è ancora nei ranghi, però appena scopre che il marito non avrà il ruolo che lei si aspettava, escono fuori tutti i suoi timori e le sue angosce e farà di tutto, ma veramente di tutto, per non perdere il potere, e quindi si alleerà con Lorenzo (Simon Grechi), l’altro antagonista, per impossessarsi dell’azienda dei Danieli.

Ti sei ispirata a qualcuno per interpretare questo personaggio?

Mi sono affidata molto al regista e a quello che mi consigliava. All’inizio cercavo di trovare delle sfumature positive in Daria, non volevo farne un personaggio negativo a tutto tondo, volevo che il pubblico si affezionasse, però non c’era possibilità perché, l’unica giustificazione che può avere Daria, è che non ha avuto successo come attrice, ma non è sufficiente per motivare tutto quello che lei farà, e anche nel tipo di rapporto che ha, non dico con la figliastra, ma con il figlio; lei non è una madre, vuole soltanto successo, onore e gloria, il resto non le interessa. Mi sono ispirata a tante cose che si vedono nella società, ai casi di mamme anaffettive che pensano solo alla loro carriera e lasciano i figli con la baby sitter invece di occuparsene. È un personaggio più realistico di quello che si può pensare, ce ne sono tantissime di donne come Daria che poi diventano, a parer mio, carnefici di loro stesse: infatti vedremo che Daria non avrà mai la felicità.

Quali sono i tuoi progetti lavorativi futuri?

Al momento sto girando la seconda serie di Le tre rose di Eva, che uscirà nell’autunno prossimo, poi mi potrete vedere in un lavoro al quale tengo molto: una web serie intitolata Forse sono io, nella quale interpreto un’attrice bipolare. Poi sono al cinema con un lungometraggio che è uscito in questi giorni che si chiama “Midway” nel quale faccio la cacciatrice di fantasmi e poi un piccolo ruolo nel film di Sergio Rubini “Mi rifaccio vivo”, che esce a maggio.

Un periodo di superlavoro, quindi! Riesci a ritagliarti un po’ di tempo per te?

Certo! Mi cerco e mi trovo dei miei spazi. Mi piace la natura, la fotografia, il cinema, la pittura; quando magari finisco un set in cui ho avuto una parte drammatica dalla quale ho dovuto attingere a dolori pesanti, per disintossicarmi, vado a casa, prendo pennelli e colori a olio e mi metto a dipingere.

 

Photo Credit: Ufficio Stampa

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