Home Facce da Fiction Rex 4, Ettore Bassi: “Sul set ho pianto davvero”

Rex 4, Ettore Bassi: “Sul set ho pianto davvero”

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Presto vedremo Ettore Bassi nei panni del protagonista di  Rex 4, una serie che inizialmente l’attore non voleva girare e che invece gli ha regalato grandi emozioni e portato a piangere lacrime vere sul set.Bassi, in un’intervista a Di Più Tv, parla del suo ruolo nella fiction:

Sono il nuovo protagonista di Rex, una serie che all’inizio non volevo interpretare e invece mi ha emozionato al punto che, sul set, ho pianto lacrime vere. Spero che Rex possa dare una svolta alla mia carriera, facendo capire al pubblico, ma soprattutto ai registi, che non sono adatto aolo ai ruoli da bravo ragazzo ma mi ritengo pronto anche per personaggi diversi, più maturi e profondi, come quello che interpreto in questa fiction.

L’attore racconta come è approdato a Rex 4:

Mi ha contattato il regista Andrea Costantini, dicendo che mi aveva visto in Tv e, secondo lui, ero perfetto per il ruolo del nuovo commissario. All’inizio tuttavia ho rifiutato: la serie non mi sembrava adatta a me, non la sentivo nelle mie corde. Per riuscire a convincermi, Andrea ha dovuto insistere per giorni, e non finirò mai di ringraziarlo per averlo fatto.

Ettore parla della prova che ha dovuto affrontare prima di firmare il contratto:

Ho dovuto superare un provino con Niky, il nuovo pastore tedesco che interpreta Rex, e che allora aveva tre anni. prima di darmi la parte il regista voleva verificare che gli piacessi.

 

2 Commenti

  1. Ho visto le puntate, non avendo mai seguito prima la serie. Mi sono piaciute, ma devo fare un grosso appunto agli sceneggiatori. Per la voglia di essere “americani” a tutti i costi hanno fatto un doppio errore madornale: hanno fatto fare un prelievo di materiale biologico del padre di Felipe dicendo poi che hanno confrontato l’analisi del DNA nel Database trovando un riscontro con l’identità di un uomo venuto via dall’Italia ventanni prima! Ora: 20 anni fa le analisi del DNA erano agli esordi e quindi i dati non si potrebbero comunque confrontare e poi, IN ITALIA NON ESISTE LA BANCA DATI DEL DNA!!! Le forze dell’ordine lo auspicano da anni, ma ancora non c’è. (Anche nell’unico romanzo italiano sul RIS, “Alessandra Capitano del RIS”, si parla di questa grave carenza che riguarda il nostro paese). Nella fiction bastava che prendessero una delle impronte digitali e facessero il confronto all’AFIS (che in Italia c’è): sarabbe stato molto più semplice e soprattutto realistico. Quando gli sceneggiatori fanno errori madornali di questo tipo mi chiedo che tipo di accuratezza di lavoro ci sia alle spalle.

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