Quando non interpreta ruoli da sciupafemmine in commedie divertenti, è l’eroe del cast. E quando non recita è impegnato nel sociale. Una carriera patinata quella di Raoul Bova, che appena diventato quarantenne, spolvera i ricordi dei moltissimi traguardi raggiunti e spegne candeline per il futuro che augura a chi è meno fortunato di lui.
Per i 40 anni scattati lo scorso 14 agosto, schiere di donne di ogni generazione si sono sprecate nei complimenti (basta un’occhiata rapida al suo profilo ufficiale su Facebook per averne un’idea), congratulandosi con la sua naturale bellezza, ammaliate come sono da quel sorriso dolcissimo e dal suo fascino intramontabile. Un fascino che con l’età acquista nuovi significati, che seppur volti a progetti futuri, rimandano all’infanzia di Bova, al suo vissuto e alla sua educazione. Perché la maturità che il suo sguardo ha guadagnato nel tempo è quella di chi il successo l’ha raggiunto umilmente, con discrezione e sacrificio, senza eccessi o paparazzate, quella di chi è cresciuto masticando valori preziosissimi, in nome dei quali oggi, proprio grazie alla notorietà meritata, si batte per il prossimo.
Da quando nel lontano 1992 il suo volto è apparso per la prima volta sul piccolo schermo, sono state numerose le sue interpretazioni di personaggi stimabili del panorama italiano, inventati come della realtà, così come numerose sono le campagne pubblicitarie che lo hanno visto testimonial di significativi disegni riabilitativi per le persone in difficoltà. Esperienze legate l’una all’altra, come dimostra l’amicizia che l’attore ha stretto con Sergio De Caprio, il Capitano dei Carabinieri divenuto famoso per la cattura di Totò Riina e per aver prestato la sua biografia al personaggio di Bova in Ultimo, miniserie tv del ’98. Dal loro incontro e dall’idea della moglie Chiara Giordano, nasce l’impegno alla base della Fondazione Coloriamo i sogni: dalla valorizzazione ambientale del Parco della Mistica nella periferia di Roma, ad una Casa Famiglia (chiamata proprio Capitano Ultimo), passando per una panetteria a Fond de Blanc (Haiti), il suo obiettivo è intervenire con aiuti concreti a sostegno dei disagiati, educando al rispetto e alla legalità, alla giustizia e ai valori tradizionali.
Ambasciatore di Buona Volontà della FAO dal 15 ottobre 2010, quella di Bova per il sociale è una vocazione, una fede che di sicuro riempirà anche i suoi prossimi 40 anni.