Il divorzio venne introdotto nell’ordinamento giuridico italiano il 1 dicembre 1970; il 12 maggio 1974 viene indetto un referendum abrogativo ma fallisce e il divorzio resta in vigore, ma prima di quelle due storiche date in Italia c’era il concubinato, ossia una coppia formata, generalmente, da una donna non sposata e da uomo sposato, ma visto che non esistevano né separazione né divorzio, impossibilitato a farsi una nuova vita. Questo è, in breve, il tema di Questo nostro amore, fiction di Rai Uno che racconta, appunto, la storia di una coppia di concubini.
Anna e Vittorio, interpretati da Anna Valle e Neri Marcorè, stanno insieme, si amano, hanno anche tre figlie ma non possono regolarizzare la loro unione perché Vittorio è già sposato. In un’intervista a “Tv Sorrisi e Canzoni” i due protagonisti raccontano i loro personaggi e le emozioni che ha dato loro interpretarli.
Ecco le parole di Neri Marcorè:
Io sono Vittorio, un impiegato borghese con un matrimonio giovanile e sbagliato sulle spalle, che si innamora di Anna e dalla quale ha tre figlie. Al momento in cui si svolge la storia, una di loro è adolescente e le altre due ancora bambine. Viviamo a Torino dopo essere stati sfrattati da un paesino della provincia perché i suoi abitanti avevano scoperto lo “scandalo” del nostro concubinato. Come vicini di casa abbiamo trovato una numerosa famiglia siciliana.
Ecco invece le dichiarazioni Anna Valle sul suo personaggio:
Io invece interpreto la parte di Anna, una donna straordinaria, coraggiosa, modernissima, che si batte per la sua famiglia, che soffre terribilmente per il fatto di essere considerata un’amante e non una moglie, e che vuole affermarsi anche come donna lavoratrice. Tanto che una volta cresciute le figlie si presenta di fronte a una commissione per sostenere l’esame di abilitazione all’insegnamento.
Secondo l’attrice siciliana, però, la lotta di Anna non è finita ancora oggi:
È una donna che vorrebbe cancellare la parola “concubina” dal vocabolario e purtroppo non sa che a quasi 50 anni di distanza da quell’epoca in Italia si sta ancora discutendo di concubinato per quel che riguarda le coppie di fatto, etero e omosessuali. Un’assurdità.
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