I protagonisti sono più adulti e le storie molto più dark. Queste le premesse dello sviluppo di Braccialetti Rossi 3 che comunque non cambia il messaggio di fondo inviato ai telespettatori.
Braccialetti Rossi è la fiction più difficile della tv italiana perché prova a sfidare un tabù moderno, quello della morte per malattia. Il rischio di cadere nel buonismo è sempre dietro l’angolo soprattutto quando si parla di tumori per cui gli autori devono fare uno sforzo e trovare un equilibrio tra racconto drammatico, messaggio di ottimismo ed esortazione alla lotta contro la malattia da parte dei giovani. Questo mix, finora, è stato il punto di forza della fiction che si avvia verso la terza stagione.
Raiuno visto il difficile equilibrio ormai raggiunto, non vuole tentare di stravolgere la narrazione o di dare un nuovo formato al racconto. Come spiegano le riviste di settore, Braccialetti Rossi cerca di “seguire quella strada che al pubblico è già piaciuta in passato, cercando di raccontare la malattia senza cadere nella lacrima facile e, soprattutto, senza offrire i luoghi comuni che la tv ben conosce”.
I protagonisti della nuova stagione sono adolescenti ma ci sono anche gli adulti. Per cui c’è Carola, sorella di Cris che si preoccupa della sorella. Ci sono i litigi tra Stefano e Francesca sul coinvolgimento di Margi nella vita di Flam e c’è anche il punto di vista cinico del Dr. Baratti.
Braccialetti Rossi cerca sempre la semplicità, sia nella regia che nei contenuti: di fronte ad una clima più realista, che pone i protagonisti di fronte anche alle sfide esterne, la fiction di Raiuno non vuole deludere prima di tutto i suoi fan più giovani. Agli adulti, forse, Braccialetti Rossi potrà risultare difficile da seguire o da capire. Ma per il suo giovane pubblico, queste sfide, queste storie, queste speranze sono un modo per capire come vivere senza rinunciare alla speranza anche quando crescere sembra la sfida più difficile.