Home Fiction Rai Maria, la miniserie girata in Tunisia è costata 9 milioni di euro

Maria, la miniserie girata in Tunisia è costata 9 milioni di euro

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La miniserie in due puntate Maria, in onda a Pasqua 2012 su Raiuno per la regia di Giacomo Campiotti è il risultato di una coproduzione internazionale; oltre alla Lux Vide (la stessa di Don Matteo e di Che Dio ci aiuti), la Beta Film, Tellux Bayerischer Rundfunk, Telecinco, per un budget complessivo di 9 milioni di euro (fonte: Il corriere della sera). La fiction dedicata alla Madonna e ispirata ai Vangeli e alle visioni della mistica tedesca Katharina Emmerick, è stata realizzata in Tunisia, presso gli Empire Studios di Hammamet. Il quotidiano di via Solferino ha raccolto alcune dichiarazioni della protagonista di Maria, Alissa Jung (qui i nomi del resto del cast):

Non credevo mai fosse possibile che mi proponessero un ruolo del genere. All’inizio ho avuto un attimo di smarrimento.

Matilde Bernabei ha spiegato come la scelta di un attice non molto famosa, come appunto la Jung, sia stata strategica:

Se avessimo optato per un’attrice troppo famosa avremmo rischiato la sovrapposizione al personaggio.

Per quanto riguarda la scrittura della miniserie si è scelta la via della fedeltà al Vangelo, sebbene con qualche licenza narrativa. Ecco le parole dello sceneggiatore Francesco Arlanch:

Per non essere contestati ci siamo attenuti al Vangelo, scartando la letteratura dei vangeli apocrifi. Un punto di riferimento sono stati anche i diari della mistica Anna Katharina Emmerick. Il Vangelo descrive poco Maria e dice pochissimo su Maddalena. Per movimentare il racconto è stato indispensabile costruire un legame tra le due figure: abbiamo inventato la loro amicizia da adolescenti, per poi farle rincontrare in seguito, fino al momento estremo del loro ritrovarsi sotto la croce.

Così si è giunti all’invenzione del personaggio di Erodiade, interpretata da Antonia Liskova. Arlanch spiega:

Ispirandoci all’Apocalisse, dove si racconta che il diavolo cerca di uccidere Maria, affinché non si attui attraverso di lei il disegno divino, abbiamo visualizzato il male nella persona di Erodiade: è il serpente la cui testa, nell’ultima scena, viene schiacciata sotto i piedi di Maria. Un’immagine dell’iconografia classica.

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