Cosa ha spinto Lino Banfi a rientrare nel cast di Un medico in famiglia? l’attore pugliese ha spiegato a Vero di essere stato convinto dalla Chiesa e da alcuni esponenti politici, oltre che dalla gente comune:
Per quasi due edizioni non ci sono stato, perché avevo già preso degli impegni con la mia casa di produzione. Poi è successo che l’ultima serie di Un medico in famiglia non è andata benissimo, i dirigenti televisivi si sono preoccupati e hanno sperato che qualcuno mi convincesse a tornare. Così a furor di popolo, su richiesta di tanta gente comune ma anche di personalità politiche e del clero, ho accettato di rifare Nonno Libero in questa serie. Quando decisi, però, le riprese erano già iniziate e dunque comparirò solo nelle prime sei-sette puntate. Sarà una bella edizione e sono tornato volentieri a rivedere i miei amici e colleghi.
In quanto al futuro professionale non ci sono dubbi: interpretare un cattivo.
Visto che ho sempre interpretato i ruoli dei buoni, ora dico scherzosamente che sarebbe ora che mi facessero fare il cattivo. Ma un cattivo che è costretto a diventare tale magari a causa di un torto subito, non un cattivo per indole.