Home Fiction Mediaset Il tredicesimo apostolo, Claudia Pandolfi: “Abbiamo azzardato, modalità di narrazione sovversiva”

Il tredicesimo apostolo, Claudia Pandolfi: “Abbiamo azzardato, modalità di narrazione sovversiva”

0

Claudia Pandolfi in un’intervista rilasciata a Tgcom24 ha confessato di assomigliare molto al personaggio interpretato in Il tredicesimo apostolo, la fiction di Canale 5. Ecco le parole dell’attrice:

Sono una persona razionale. Faccio un lavoro che lascia molto spazio alla fascinazione di fenomeni inspiegabili, ma io credo molto nelle potenzialità della mente umana e non del soprannaturale o del divino. Credo ci sia sempre di mezzo lo zampino, o lo zampone, dell’uomo.

Proprio come la psciloga intepretata:

Lei è il lato scettico dell’essere umano. Gabriel e Claudia rappresentano le due scissioni che l’essere umano può avere. O sei una persona aperta e suggestionabile o uno che fa entrare sempre di più in gioco la ragione. Io sono la metà della mela che ha bisogno di concretezza.

La Pandolfi in merito alla novità introdotta dalla fiction prodotta da Taodue rivendica di averlo capito subito:
Tutti noi abbiamo amato sin dall’inizio questo progetto, per la novità e la natura persino sovversiva di come vengono narrate le cose. Questo però non mette al riparo da paure e timori perché ti scontri sempre con un’incognita. Se qualcuno avesse la ricetta della fiction di successo si farebbero solo quelle. È andato tutto bene, persino più di quanto si potesse sperare.
I dati di ascolto, sebbene non pessimi, in realtà raccontano di un calo progressivo di interesse da parte dei telespettatori. In particolare l’attrice prova a spiegarsi il buon risultato iniziale:
Non esiste un pubblico ma esistono i gusti delle persone. Non si può sempre cercare di assecondare i gusti che già conosci o destinare un prodotto a un pubblico specifico. Tanto vale azzardare. Che poi non parliamo di una persona sola, ma di un ingranaggio complesso, da chi scrive una serie, a chi la realizza, la recita… Ma il coraggio per affrontare sempre temi nuovi bisogna averlo.
Quindi uno sguardo anche fuori dal Belpaese:
Se si mette il naso fuori dall’Italia ci si accorge subito che altrove, e non parlo solo degli Stati Uniti, si è cominciato da tempo ad usare un linguaggio innovativo anche di narrazione. Possiamo impegnarci molto per arrivare a certi livelli. Questo secondo me è un buon inizio.

Infine, la Pandolfi non ha nascosto di aver tentato (e di esserci riuscita) con forza di uscire dalla gabbia in cui era finita con Distretto di Polizia e con Un medico in famiglia.

Per anni non mi hanno scelta perché era troppo noto il personaggio televisivo, è capitato con “Un medico in famiglia” e poi con “Distretto di polizia”. Però poi riuscire, con un po’ di caparbietà, a rendersi disponibili anche per cose meno visibili ma molto diverse, è stato molto utile per la mia carriera. È un po’ negli occhi degli altri, un po’ nell’idea che ci si fa di se stessi e nel coraggio di vedersi in altri ruoli.

Photo Credits | Getty Images

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui