Michele Riondino parla della responsabilità provata nel recitare il ruolo del protagonista ne Il giovane Montalbano (fonte Tv Sorrisi e Canzoni):
Ho sentito il peso della responsabilità. Per me è stato fondamentale incontrare Andrea Camilleri, parlare a lungo con il regista Gianluca Tavarelli e chiedere un consiglio a Luca Zingaretti che ho incontrato durante la promozione del film di Martone, “Come eravamo”. Ma soprattutto ciò che mi ha convinto è stato capire che non era un’operazione furba.
L’attore rivela anche i rapporti che avrà Salvo da giovane con gli altri personaggio della fiction. Del padre dice:
Un uomo introverso, riservato, che sa diventare insolente per mascherare le debolezze caratteriali.
Di Mimì Augello:
Lo vedremo alle prese con Mimì Augello. Quando lo conosce è vicecommissario ma lo tratta da ultimo dei vigili, forse perché l’essere guascone ed estroverso d Augello ricorda a Montalbano tutto ciò che non è.
Di Livia (Sarah Felberbaum):
Si capirà perché vanno molto d’accordo. Sono due persone che si amano forse perché sono così distanti. Livia caratterialmente è molto più forte di lui, che resta timido e impacciato anche nelle relazioni personali. Lei è quella che prende l’iniziativa, che decide le regole del gioco e lui dovrò assecondarla per stare bene. La lontananza è la chiave del loro amore.
