Non solo attore: Michele Riondino, conosciuto come il giovane Montalbano per aver interpretato il commissario più famoso di Italia quando ancora vice-commissario, diventa anche scrittore: ha da poco pubblicato il libro “Rubare la vita agli altri”, nel quale racconta la sua storia.
Un’autobiografia insomma? Non del tutto ma in gran parte sì, come spiega lo stesso Michele Riondino in un’intervista al giornale “Libero”:
Volevo raccontare la formazione dal nulla di una personalità artistica; di un ragazzo che non rinuncia a giovarsi tutte le sue carte. L’idea mi è venuta chiacchierando con Mario Desiati, autore de “Il paese delle spose infelici,” romanzo di cui mi sono sentito subito protagonista. Lui è rimasto affascinato da quello che gli raccontavo e, così, mi ha suggerito di raccogliere la mia esperienza in un libro.
Per quanto riguarda l’obiettivo che si pone con il suo libro, l’interprete de Il giovane Montalbano dice:
Questo libro ha certamente un valore egoistico: scoprire di avere una passione smodata per la recitazione, da ragazzino e a Taranto non è stato facile; se a sedici anni avessi letto un testo simile al mio, forse mi sarei sentito meno solo.
Photo Credit | Getty Images
[…] anche se sta valutando nuovi copioni di film e si sta godendo l’uscita del suo primo libro, l’autobiografia “Rubare la vita agli altri”, nel quale racconta le difficoltà ma anche i successi di un ragazzo che dal nulla scopre una […]