Michele Riondino, intervistato da Vanity Fair, regala qualche anticipazione su ciò che vedremo ne Il giovane Montalbano, la fiction di Raiuno dedicata agli anni di gioventù del celebre Commissario nato dalla penna di Andrea Camilleri.
Il personaggio
E’ un ragazzo che diventa uomo, un giovane di sinistra che partecipa alle manifestazioni. Da studente prende a calci un alto dirigente della polizia, che si ritroverà davanti quando metterà la divisa. Poi, dopo aver fatto Giurisprudenza, diventa poliziotto: non perché ami la divisa, ma perché vuole stare dalla parte dello Stato e non della mafia. E’ introverso, ha difficoltà a gestire le relazioni sociali. Anche con le donne. Vive del suo lavoro … La chiave del giovane Montalbano è orgoglio e prepotenza, non si tratta di un carattere veramente positivo. Anche professionalmente, lascia un po’ a desiderare: non è un superpoliziotto, si ostina negli errori e sbaglia di brutto. Montalbano, più che altro, ha colpi di fortuna.
La casa di Marinella sul mare
Scopriamo come Montalbano la trova. E anche quello è un colpo di fortuna.
Fonti di ispirazione per Riondino
Per Il giovane Montalbano ho fatto riferimento a Volonté e Sciascia. Ho fatto leva sul siciliano, sull’essere chiuso mentalmente. Montalbano è bigotto, quasi maschilista.
Le paure di Riondino
Mi spaventa di più il confronto che il pubblico farà fra i due Montalbano. Montalbano è un’istituzione, Zingaretti un mostro sacro. Io sarò tutt’altro.