Le storie del piccolo schermo che più ci appassionano entrano prepotentemente non soltanto nelle nostre serate domestiche, ma anche nel nostro immaginario. Accompagnano la quotidianità con distillati di personalità ed immagini estratti direttamente dalla nostra serie tv preferita, realtà fittizie di cui arriviamo a bramare di definire in maniera maniacale ogni singolo dettaglio.
Ossessionati dai risvolti della trama ed affascinati dai protagonisti che ne animano gli intrecci, finiamo per voler arrivare all’essenza della narrazione che ci ha ammaliati fino a farci diventare intimi frequentatori delle sue storie e delle sue scene. Una passione che, come nel caso della fortunatissima trasposizione televisiva dei romanzi gialli di Andrea Camilleri, Il commissario Montalbano, arriva ad incrementare notevolmente non soltanto il mercato librario, ma anche quello turistico, con numeri davvero eccezionali. L’ultimo modo pensato dai telespettatori per dimostrare l’affezione particolare che nutrono nei confronti dei loro paladini tv, è infatti quello di recarsi direttamente nei luoghi in cui essi vivono ed operano, tanto più quanto le location sono contemporanee, reali e rintracciabili nelle cartine geografiche, quindi raggiungibili.
Quando di Salvo Montalbano conoscere gusti culinari ed umori, vita privata e passato (a breve Rai Uno proporrà un prequel) non appaga più, quando del commissariato di Vigàta non ci saziano solo indagini ed arresti, allora nascono gite turistiche che prevedono come mete obbligate itinerari particolarissimi: piazze, chiese e scogliere, locande e palazzi di una terra antica e genuina come la Sicilia, diventano gli obiettivi dei curiosi viaggiatori in quanto palcoscenici calcati da Luca Zingaretti. Splendide cartoline scelte come set dal regista Alberto Sironi, il quale è partito dalla terra di Camilleri, e dalla città natale dello scrittore, Porto Empedocle, per tracciare una toponomastica di fantasia per la sua ricostruzione iconografica del soggetto letterario e ridisegnare le località delle colline degli Iblei, della provincia di Ragusa, dell’isola più profonda del nostro Mediterraneo, in un quadro tutto da scoprire: da Marinella, Vigàta, Fela e Fiacca a Scicli, Modica, Puntasecca, Marina di Ragusa, Agrigento, e ancora.