“Speranza” è il nome della barca che per Vale ha rappresentato la guarigione. Ma speranza è anche e soprattutto il sentimento che ne ha permesso il progetto e la costruzione. Il bambino sull’acqua, la commovente storia del bambino costretto a vivere in mare, incanta e fa riflettere sui sacrifici ai quali i genitori sono disposti pur di salvare i propri figli.
Ieri sera Rai Uno ha riproposto in prima serata la vicenda del bambino affetto da una malattia asmatica incurabile, e quella dei suoi genitori, che per garantirgli la salute stravolgono la loro vita. Antonia (Vittoria Belvedere) e Renzo (Giuseppe Fiorello) e la loro folle decisione di abbandonare la quotidianità di sempre per alleviare i problemi che affliggono Valentino (Mattia D’Alesio). Una scelta coraggiosa la loro, quasi da storia romanzesca, eppure sorprendentemente tratta da un’esperienza vera, quella di Niky Frascisco: su una goletta in navigazione nel Mediterraneo da 7 anni, lontano dalle crisi d’asma bronchiale congenita di cui è affetto, la sua famiglia ha dimostrato che la normalità non è una né ovvia e che il coraggio non si compra, ma viene fuori al momento del bisogno. Esiste un modo, uno soltanto, per far guarire vostro figlio, ma è lontanissimo dalla realtà e richiede immensi sacrifici: vi battereste senza pensarci per garantirglielo?
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