Antonio Dipollina, critico televisivo del quotidiano La Repubblica, ha definito Elio Germano “un asso” in riferimento all’intepretazione da parte dell’attore del Toso, il capo della Mala del Brenta, protagonista di Faccia d’angelo. Secondo il giornalista “della saga reale di Felice Maniero e della Mala del Brenta resterà fuori parecchio“. Dipollina, inoltre, a proposito del dialogo finale (la seconda puntata andrà in onda lunedì prossimo) tra la madre Katia Ricciarelli e il Toso stesso, ha ammesso la confusione:
Se è autentico (Ma dimmi tu hai mai fatto del male a qualcuno?) è da manuale del grottesco.
Il giornalista infine ha provato a superare ogni ipocrisia:
Se un film come Faccia d’angelo venisse girato senza creare sottotraccia la suggestione del bandito-eroe non ne parlerebbe nessuno e forse non lo vedrebbe nessuno.