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Commissario Montalbano, riassunto seconda puntata

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 Ieri è andata in onda la seconda puntata della nuova serie del Commissario Montalbano, per chi di voi l’avesse persa, ecco il riassunto:

Una bomba scoppia davanti magazzino, potrebbe sembrare una minaccia per un pizzo non pagato, ma Montalbano (Luca Zingaretti) è perplesso: il danno è scarso, il magazzino era vuoto,  e  il proprietario, Angelino Arnone, non sa davvero come spiegarsi l’accaduto.

Montalbano intuisce che il vero destinatario della bomba potrebbe essere qualcuno che vive palazzo lì a fianco. F orse la scatola era stata lasciata davanti al portone e uno dei condomini potrebbe averla spostata per uscire dal cancello, senza sapere cosa conteneva.

In quella palazzina infatti vivono due pregiudicati: Carlo Nicotra,  pezzo grosso del clan Sinagra, e Stefano Tallarita, uno spacciatore che lavora proprio per Nicotra.

Ma anche queste due nuove piste non sono convincenti: Nicotra è un pezzo troppo grosso e Stefano Tallarita è in prigione. A casa c’erano solo la moglie e il figlio Arturo, che non hanno nulla a che fare con i suoi affari.

E difatti al commissariato torna Angelino Arnone, che dichiara che quella bomba era una minaccia per lui, anche se non sa indicarne movente e mandante.

Montalbano capisce che Arnone sta mentendo: qualcuno lo manovra e lo ha mandato là per gettare fumo negli occhi alla polizia. Poco dopo infatti viene a sapere da Pasquale che in prigione pare che Stefano Tallarita abbia iniziato a collaborare. Forse la bomba era un avvertimento destinato a lui.

Ma anche questa si rivela una falsa pista: il commissario scopre dalla Narcotici che Tallarita non sta affatto collaborando. Montalbano si rende conto che questa serie di depistaggi, è un gioco di specchi per confondere e disorientare la polizia. Un gioco che arriva a colpire direttamente Montalbanoche si ritrova la macchina colpita da  un colpo di carabina.  Ma anche questo, che pare un avvertimento diretto, è molto strano: il commissario non si era accorto di nulla, è Fazio (Peppino Mazzottache lo ha scoperto quando ha visto il foro del proiettile sulla carrozzeria dell’auto.

Solo una cosa è certa: la faccenda è grossa e c’entrano Nicotra e il suo traffico di droga.

Ma c’è anche un altro mistero che occupa l’attenzione di Montalbano: Liliana Lombardo, vicina di casa del commissario, una mattina trova la propria auto danneggiata.

Liliana, inizialmente reticente, racconta a Montalbano che tempo fa lei ha avuto una relazione con un ragazzo, ma in breve ha voluto chiudere quel rapporto; l’ex amante, ferito, potrebbe essersi sfogato con quell’infantile vendetta.

Sembra tutto chiarito, ma una notte Montalbano scopre che Liliana in realtà il ragazzo lo vede ancora. Inoltre la donna cerca  di sedurre il commissario e di farsi vedere in pubblico con lui. Salvo capisce subito che la vicina non sta cercando un nuovo amante, ma che forse sta cercando protezione.

In seguito scopre che l’amante di Liliana Lombardo è Arturo Tallarita, il figlio dello spacciatore che lavora per Nicotra. La vicenda di Liliana è legata al caso iniziato con la bomba al magazzino, e il colpo di carabina finito contro lo sportello della sua auto era indirizzato proprio a Liliana.

Montalbano vorrebbe aiutarli e proteggerli, ma i due sono scomparsi.

Montalbano riuscirà a risolvere questo gioco degli specchi, ma non a salvare Liliana e Arturo, vittime di un gioco troppo grande e troppo crudele.

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