Ieri è andata in onda la quarta e ultima puntata della nuova serie del Commissario Montalbano, per chi di voi l’avesse persa, ecco il riassunto:
Salvatore Di Marta, ricco proprietario del più grande supermercato di Vigata, si presenta al commissariato insieme alla giovane moglie Loredana per denunciare la rapina e l’aggressione subite da sua moglie la scorsa sera: ben trentamila euro, l’incasso della giornata.
Ma fin dall’inizio vari punti del racconto dei due sembrano contraddittori e Montalbano (Luca Zingaretti) vuole indagare più a fondo. Scopre anzitutto che Loredana, prima di sposarsi, era fidanzata con Carmelo Savastano, un piccolo delinquente.
In seguito Montalbano interroga Valeria Bonifacio, la più cara amica di Loredana, da cui era stata recata prima della rapina, che gli suggerisce che quella notte Loredana non ha subito soltanto una rapina.
Loredana confessa che il rapinatore l’ha violentata. Il marito è distrutto, sconvolto, ma Montalbano viene a sapere però anche questa è solo un’altra bugia: un ladro, che in quel momento stava svaligiando una gioielleria vicina alla banca gli assicura che lì non c’è stata nessuna aggressione.
Il commissario capisce così che Loredana e Valeria stanno conducendo uno strano gioco.
Qualche giorno dopo Carmelo Savastano, l’ex fidanzato di Loredana, viene trovato ucciso. Salvatore Di Marta racconta subito alla polizia che dopo la violenza alla moglie, che aveva riconosciuto Carmelo, si era messo in testa di vendicarsi e uccidere Savastano, ma di non avere fatto in tempo: qualcun altro lo ha ammazzato prima di lui. Montalbano capisce che l’uomo è innocente, ma il pm Tommaseo, fa arrestare Di Marta con l’accusa di omicidio.
Nel frattempo Gaspare Intelisano, proprietario terriero, denuncia al commissario un fatto strambo: nei suoi campi c’è una casupola diroccata e qualcuno vi ha montato una porta e coperto i buchi delle finestre, ma quando arrivano Montalbano e i suoi la porta non c’è più. Il commissario però nota i segni del cemento a presa rapida e scopre che lì c’erano alcune casse di armi..
Montalbano, dovrebbe passare il caso all’antiterrorismo, ma invece si organizza con Intelisano e torna sul luogo sotto mentite spoglie per parlare con i due tunisini che lavorano lì. Dall’incontro non sembra emergere nulla di particolare, ma due ore dopo Intelisano chiama Montalbano per informarlo che i due braccianti tunisini sono fuggiti.
Montalbano capisce che i due erano coinvolti nel traffico d’armi e che nel fienile del campo doveva esserci nascosta una terza persona che ha riconosciuto Montalbano e ha dato l’allarme
Nel corso delle indagini diventerà chiaro che i tre uomini non sono terroristi, ma patrioti che volevano fare arrivare le armi ai ribelli per liberare la Tunisia dalla dittatura.
Le forze della Questura stringono sempre più il cerchio intorno ai tre fuggitivi, la cattura sarà inevitabile. La chiusura del caso e la finale identificazione del terzo fuggitivo saranno però una tragica sorpresa per Montalbano e Livia (Lina Perned).
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