Ieri sera è andata in onda su Rai Uno la seconda puntata di Un caso di coscienza 5, la fiction con protagonista Sebastiano Somma nei panni dell’avvocato Rocco Tasca. Nella prima puntata avevamo lasciato il nostro avvocato alle prese con le infiltrazioni camorristiche a Trieste, sulle quali sta lavorando la sua collega e amica Giulia Longo, interpretata da Vittoria Belverdere. Se vi siete persi la puntata andata in onda ieri sera, continuate a leggere il riassunto dopo il salto.
Un caso di coscienza 5, dove eravamo rimasti.
La puntata andata in onda ieri sera si intitolava “Una promessa mantenuta”. Il tema affrontato in questo episodio è quello della violenza nelle carceri; l’avvocato Tasca (Sebastiano Somma) accetterà la richiesta di aiuto di una madre-coraggio. Intanto Giulia (Vittoria Belvedere) continua a indagare sulla morte della sua collaboratrice Chiara: il giudice capisce che non è stato un incidente ma che l’ispettrice è stata uccisa e che la sua morte ha a che vedere con le indagini sulle infiltrazioni camorristiche.
Intanto Alice (Loredana Cannata) decide che è arrivato il momento di diventare madre e inizia a mettersi alla ricerca di un padre biologico per il suo bambino. Rocco riceve la visita di Saverio (Paolo Romano) il marito di Giulia che gli rivela che la notte della morte di Chiara ha visto degli strani movimenti che potrebbero avere un nesso con la morte dell’ispettrice, ma che non può parlare di questi sospetti a Giulia dato che lui e Chiara erano amanti.