Senza dubbio l’obiettivo era quello di diffondere un messaggio di legalità, comunicando il grande coraggio di Lea Garofalo e della figlia Denise.
Un obiettivo che è stato raggiunto in pieno. La fiction “Lea”, trasmessa da Rai 1 sulla calabrese originaria di Petilia Policastro ed uccisa dal compagno Carlo Cosco, ha emozionato e convinto in quella che, comunque, resta una ricostruzione per la televisione.
I messaggi sui social network sono stati numerosi: tutti con commenti positivi rispetto alla grande forza di Lea e della figlia Denise, capaci di opporsi all’escalation criminale, alle violenze e ai soprusi della ‘ndrangheta. Peccato solo che il film sia stato girato in Puglia e non in Calabria, ma questo non ha comunque inciso sulla riuscita del messaggio che la fiction avrebbe dovuto dare. Ed in effetti, i dati di ascolto sono significativi. Il direttore di Rai Fiction, Eleonora Andreatta ha, infatti, reso noto che il film ha conquistato gli ascolti della prima serata di ieri con 4 milioni 170mila spettatori e uno share del 16,24%, ma in Calabria il dato è balzato al 40% di share che rappresenta un record.
«Il risultato di ascolto del film-tv ci riempie di emozione – ha detto Andreatta -. Una storia dura, senza un cast popolare, ma piena di verità e di coraggio, è stato il programma più visto della serata».
«Il film ha avuto ascolti altissimi – aggiunge Andreatta – soprattutto in quelle regioni dove la presenza della criminalità organizzata è più radicata, e ha mostrato al pubblico le miserie e gli orrori delle famiglie mafiose e una strada di riscatto, impersonata da Lea e dalla giovane Denise. Ma spiccano in particolare gli ascolti in Calabria, con il dato record del 40% di share. La Calabria ha abbracciato Lea Garofalo e i suoi ideali di libertà».