Giorgio van Straten ieri nel corso del consiglio di amministrazione Rai, ha posto alcune domande sulla seconda serie (la prima non è ancora andata in onda) di Bentornato Nero Wolfe, la fiction prodotta da Luca Barbareschi. Questa è stata la domanda avanzata dal consigliere di centrosinistra:
Ma perché la fiction di Barbareschi deve avere un’attivazione, cioè un anticipo, di 948 mila euro quando, di solito, la Rai non supera quota 300-400 mila?
Il quesito di van Straten ha destato l’attenzione del Consiglio dei sindaci, che ha ritenuto degna di analisi la contestazione e si è riservato di decidere. La pratica intanto sarà inviata anche al consigliere della Corte dei Conti, Luciano Calamaro.
La posizione di van Straten si può anche interpretare attraverso la chiave politica (del resto parliamo di Rai). Van Straten infatti rappresenta il centrosinistra e Luca Barbareschi è deputato eletto nel Pdl, ora iscritto al Gruppo misto, e da sempre è uomo del centrodestra, ovvero della analoga maggioranza del Consiglio Rai, anche. Barbareschi, non a caso, secondo quanto riporta Il Corriere della Sera, ha replicato così a van Straten
Con disappunto e rammarico riscontro ancora una volta la polemica strumentale del consigliere van Straten, con critiche e accuse che vengono mosse solo in funzione di appartenenze a correnti politiche.
La difesa nel merito dell’attore-produttore è la seguente:
La fiction è di alta qualità e la quota di attivazione deve tenere conto della lunga serialità e dell’onerosa acquisizione dei diritti internazionali. La cifra è proporzionale a questi fattori e non è una elargizione immotivata.