Luca Zingaretti parla dei suoi prossimi impegni televisivi, I 57 giorni e Il commissario Montalbano, in un’intervista rilasciata a Tv Sorrisi e Canzoni. Del film tv dedicato a Paolo Borsellino l’attore spiega:
Ci siamo concentrati solo sui 57 giorni che vanno dalla strage di Capaci a quella di via D’Amelio: raccontare un uomo attraverso una situazione così estrema ci sembrava il modo migliore. E’ un uomo addolorato e sfinito, che dice alla moglie: “Un amico mi ha tradito”. Quella di Borsellino è una storia di tradimenti e di atroce solitudine … Se arriveranno [polemiche] sarà perché la fiction farà entrare nelle case, speriamo tante, ciò che finora era solo scritto sui giornali e nei libri. Portarle in prima serata spero faccia rumore. Diciamo che siamo stati molto diretti, che non la mandiamo a dire.
A proposito de Il commissario Montalbano Zingaretti si limita a ricordare quali saranno i titoli presi in considerazione (“Il gioco degli specchi, Il sorriso di angelica, Una lama di luce, La voce di notte” e che non ci sarà una sperazione da Livia:
Solo “sciarriatine” come al solito. Di volta in volta Montalbano si trova in situazioni diverse, ma il personaggio in fondo è sempre quello.