Il tredicesimo apostolo ha fatto il botto, peraltro a sorpresa, per quanto riguarda i dati auditel. Ora proviamo a vedere come ha reagito la carta stampata al successo della fiction di Canale 5. Alessandra Comazzi su La Stampa prova a ragionare sui motivi del boom, citando alcuni prestigiosi modelli che sarebbero evocati nella miniserie con Claudio Gioé e Claudia Pandolfi:
Questo successo non è casuale: il prodotto, della Taodue di Valsecchi ideatore del soggetto, regista Alexis Sweet, è costruito benissimo. E’ un polpettone pieno di ingredienti esoterici, ecclesiastici, razionali, scientifici, psicologici, realistici, citazionisti. Ricordate «Uccelli di rovo»? Lei bacia il prete. Ricordate la Roma magica di «Il segno del comando»? Rieccola. Ricordate Sant’Ambrogio che, in culla, aveva le api che gli entravano e gli uscivano dalla bocca? Anche il bambino levitante. Per non parlar dell’«Esorcista». Divertente, attori bravi, buon intrattenimento aiutato dalla parsimonia delle inserzioni pubblicitarie.
Antonio Dipollina di La Repubblica ammette:
E’ anche vero che non ci si può lamentare sempre della fiction italiana e poi eccepire troppo su un lavoro pieno di buona volontà rivolta ad altri mondi. Ad un certo punto non si capisce più niente della trama ma nessuno ha il coraggio per ammetterlo e tutti seguono un po’ estasiati, quasi levitando sul divano.