Ecco il riassunto del secondo episodio de Il signore della truffa. Scoperto che il generale Persico ha mentito sulla sua identità, il geometra Garesio cerca di convincere gli altri condomini ad agire per contro proprio, senza l’aiuto del loro maestro.
Il loro primo colpo, però, si ritorce contro di loro: vogliono truffare Fraticelli, quello che ha venduto loro le case ipotecate, ma questi non abbocca e si tiene la caparra di 230mila euro che loro gli hanno consegnato. Erano tutti i soldi recuperati fino a quel momento. Solo quando Gennaro, il figlio della coppia di condomini napoletana, viene arrestato perchè trovato nel giardino della villa di Fraticelli, Persico si decide a tornare in gioco. Lo tira fuori dal carcere fingendosi suo padrino e lo riaccompagna a casa. Il ragazzo, mentre gli porta le valigie in casa, scopre la sua vera identità e i suoi passaporti falsi.
Spinto dagli altri condomini, Garesio si scusa per aver continuato a pretendere delle spiegazioni dal generale. Poco dopo, questi illustra ai condomini il suo piano per estinguere definitivamente il loro debito. Rubare i soldi dal conto dello stesso Fraticelli. Si fa aiutare da un suo vecchio collega, Narcis Carrera Roje, con cui inscena una recita per abbindolarlo: uno zio d’America in punto di morte gli avrebbe lasciato un’eredità, espediente che permette loro di accedere al suo conto corrente e svuotarlo.
La polizia, nel contempo, scopre il raggiro: i due truffatori, però, sono già scappati. Riesce però ad acciuffare, poco dopo, Roje. Il generale, invece, è riuscito ancora una volta a farla franca. Consegna i 700mila euro a Gennaro, che li riporta a casa. Quella stessa sera, il commissario della polizia irrompe in casa del generale, pronto a farsi arrestare: Sinacori le spiega dell’incidente in cui è rimasta coinvolta sua madre, che lui amava. Lei lo arresta e lo porta in carcere, dal quale riesce però a evadere, gabbando la guardia e il compagno di cella Roje.
Sei mesi dopo Sinacori è in Svizzera, con un’altra identità: ha chiesto al commissario di venirlo a trovare, per confessarle – tra le altre cose – che lei è sua figlia. La lascia con la promessa che si rivedranno, manel frattempo ha già cambiato identità, ancora una volta.