Michele Placido, vestirà i panni di Arnoldo Mondadori, il grande editore, che diventò il pioniere dell’industria editoriale italiana. La docu-fiction, prodotta dalla Giorgianni in collaborazione con Rai Fiction, racconterà la storia di un uomo e del suo sogno: portare i libri e la cultura alle persone, far crescere la cultura attraverso la lettura, la letteratura, la poesia. La docu-fiction, racconta di come il figlio di un ciabattino di provincia, sia riuscito a realizzare il suo sogno, cambiando letteralmente l’approccio alla cultura, per sempre.
Il racconto parte dalla fine dell’Ottocento, e si sviscera completamente nel Novecento, centrandosi maggiormente sui periodi che hanno segnato la storia, come il periodo del fascismo immediatamente a cavallo con la prima guerra mondiale, seguita poi dagli anni del boom economico, dalla ricostruzione dell’Europa e dell’Italia, che dalle ceneri riconsacrò la sua rinascita attraverso la cultura e l’arte. E’ in quegli anni, che Arnoldo Mondadori inizia a circondarsi dei più noti e importanti letterati e scrittori dell’epoca, personaggi diventati dei colossi dell’industria editoriale, che attraverso la loro scrittura hanno raccontato la loro esperienza e la loro visione di un’epoca che ha influenzato e che ancora influenza la macchina culturale nella sua interezza.
Da Montale a Soldati, fino a Walt Disney: Mondadori, spesso ospitava questi enormi e importanti personaggi nei suoi salotti, e insieme a loro, discuteva di cultura, di arte e di bellezza. Era questo l’uomo con un sogno, l’uomo che con incredibile tenacia, è riuscito a costruire la più grande industria editoriale di sempre, quella del Novecento e dei secoli a venire.
La docu-fiction, esplorerà non solo la carriera di Arnoldo Mondadori, ma la sua vita: la sua infanzia, la sua crescita, i suoi sogni, gli anni della guerra e gli anni d’oro della risalita economica, gli anni dei salotti e quelli delle edizioni tascabili. Si racconta di una vera e propria rivoluzione, ma anche del privato di un uomo, che ha saputo trasmettere ai posteri l’amore per la scrittura e per la lettura.
La fiction, esplora anche il rapporto con il figlio, che attraverso il padre imparerà ad amare l’industria editoriale, e ne farà come il suo predecessore una ragione di vita. Le prime scene della fiction sono state girate a Roma, e proseguiranno poi per Torino, altro centro propulsore della cultura italiana. E’ stata apostrofata come docu-fiction perché la storia mescola la fiction a immagini reali, che raccontano la vita del grande editore. Una bellissima storia vera, per la prima volta sugli schermi Rai.