E pensare che all’inizio della sua carriera neanche voleva farlo l’attore, è stato il padre Vittorio a spingerlo in questa direzione, fino a quando si è appassionato a questo mestiere. Stiamo parlando di Alessandro Gassman ospite ieri al Roma Fiction Fest 2013. Intervistato da Steve Della Casa, direttore artistico del Festival, l’attore ha dato sfoggio della sua simpatica e del suo charme.
Alessandro Gassman, poliedrico attore di teatro, cinema e televisione, nonché regista e produttore, durante l’intervista al Fiction Fest di Roma, ha raccontato i suoi esordi rivelando che all’inizio non voleva fare l’attore ma che è stato spinto verso questo mestiere dal padre, il grande Vittorio Gassman che voleva che il figlio, che non era una cima a scuola, lavorasse.
Ad appassionare il giovane Alessandro fu poi uno spettacolo teatrale nel quale aveva un ruolo comico: rendendosi conto che poteva anche far ridere, decise di continuare con la strada dell’attore.
Secondo Alessandro non ci sono differenze tra cinema e televisione, lui sceglie in base alle sceneggiature che sono scritte meglio e che permettono, già con la prima lettura, di arrivare al cuore della storia. La sua dimensione preferita, però, resta il teatro, che definisce “luogo della libertà totale”.
Attualmente sta lavorando al suo secondo film da regista (dopo il pluripremiato Razzabastarda) che sarà ambientato nel ventennio fascista e racconterà le deportazioni degli omosessuali in quel periodo. Ha appena finito di girare Una grande famiglia 2, la fortunata serie scritta da Ivan Cotroneo, che dal 4 novembre andrà in onda in prima serata su Rai Uno, e nella quale interpreta Edoardo Rengoni.
A proposito di Una grande famiglia, Alessandro Gassman ha svelato il segreto del successo di questa fiction: una sceneggiatura forte, una regia sapiente (quella di Riccardo Milani) e un gruppo di attori magistrali.
Foto: Roma Fiction Fest