Home Fiction Mediaset 6 passi nel giallo, parlano Lamberto Bava ed Edoardo Margheriti

6 passi nel giallo, parlano Lamberto Bava ed Edoardo Margheriti

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La rete ammiraglia tra le emittenti Mediaset presto proporrà una miniserie in sei puntate intitolata 6 passi nel giallo: sei film diversi, sei storie non collegate tra loro, ma accomunate da un’unica grande tematica ad indirizzarne ed animarne in grande stile le vicende raccontate, l’horror (Fonte: RB Casting).

Narrazioni per immagini che incedono seguendo il fortunato percorso di un genere che ha segnato la cinematografia italiana anche all’estero e che grazie ad una coproduzione RTI insieme a Leader Film Company, con la Dolphin Entertainment per la distribuzione internazionale, finalmente approda sul piccolo schermo. Presentati di recente al Roma Fiction Fest, i sei thriller da suspense e colpi di scena assicurati promettono un intrattenimento che calcando storiche intuizioni vincenti e annoverando nel cast la partecipazione di celebri attori italiani ed internazionali, conquisterà le platee italiane.

A portare in televisione i toni cupi ed inquietanti dell’horror, corde poco frequentate dalle produzioni nostrane, sono stati registi specialisti del genere: Lamberto Bava (il padre Mario fu uno tra gli autori divenuti icone del cinema giallo) per Presagi, Vite in ostaggio e Omicidio su misura; suo figlio Roy Bava per Gemelle ed Edoardo Margheriti per Sotto protezione e Souvenir. Quest’ultimo, alla kermesse nella capitale descrive così i suoi lavori:

Si tratta di thriller veri: molta violenza e molto sangue, tematiche abbastanza crude, un approccio diversissimo dai gialli “del condominio” che siamo abituati a vedere in tv.

E prosegue citando i chiari rimandi alla qualità del girato nel genere cinematografico, che insieme agli altri registi ha tenuto a far arrivare in televisione:

Il taglio delle inquadrature, l’utilizzo dei grandangoli esagerati o delle lunghe focali con un personaggio in primo piano e un’azione sullo sfondo, tutte piccole cose che strizzano l’occhio al nostro giallo degli anni ’70-’80. In questo modo il film acquista un’impronta e un gusto diverso dalla solita fiction televisiva, avvicinandosi di più al cinema.

Lamberto Bava, invece, del suo Presagi dice:

Il film è un horror vero, con gli ultimi 25 minuti da fiato sospeso. Ha fatto paura anche a me!

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