Si sta girando in questi giorni a Ostia Lido la seconda stagione di Come un delfino, la miniserie di Canale 5 in 4 puntate prodotta dalla Sanmarco per RTI con Raoul Bova. L’attore ha spiegato come è nata l’idea della fiction a Il Corriere della Sera:
L’ispirazione mi è venuta dall’esperienza, che da un paio d’anni a questa parte, porto avanti con la casa famiglia della Fondazione Capitano Ultimo.
Infatti Bova intepreta un ex campione di nuoto che dopo aver interrotto la propria carriera per problemi di salute si mette a disposizione dei Ragazzi del Sole, giovani sbandati e in difficoltà:
Alcune scene le andremo a girare proprio nella sede della nostra vera casa famiglia, Parco della Mistica, alle porte di Roma. Mi piace mischiare la realtà con la finzione perché l’una travasa nell’altra contenuti concreti, che danno spessore alle storie che rappresentiamo.
La Fondazione ospita giovani (dai 10 ai 18 anni) orfani, poveri o con genitori in carcere o tossicodipendenti. L’importanza dell’operazione messa in atto da Bova è raccontata dallo stesso attore:
Dopo la messa in onda della prima serie di Come un delfino gli ospiti della casa famiglia hanno voluto intraprendere lezioni di nuoto: è importante, perché soprattutto nel nuoto non si può barare.